2018/2019: la sesta stagione su Oak Island. Ma quanto investono?
![](https://www.fabiodipaola.it/wp-content/uploads/2018/03/treasure-oak-island-854x510.jpg)
Come avrete capito seguo regolarmente la serie “Oak Island ed il tesoro maledetto” su History Channel.
Con l’arrivo del 2019 siamo arrivati alla sesta puntata della nuova stagione ; non posso dire che ci siano grandi ritrovamenti o novità. I fratelli Lagina si impegnano, entusiamano , cercano e scavano ma – siamo onesti – i risultati pratici sono parecchio lontani .
Le teorie abbondano, i tentativi sono anche ammirevoli ma quello che esce da sottoterra non mi sembra entusiasmante . Considerando che si tratta di un’isola con una superfice di 57 ettari è vero che le ricerche possono richiedere tempo ma fino ad oggi la scoperta più eclatante sembra essere la croce in piombo ritrovata sotto la sabbia di una spiaggia .
Ma, probabilmente, anche questo fa parte del fascino del programma : un continuo preconizzare nuovi ritrovamenti e chissà quali tesori tenendoci sempre sulla corda ma senza avere risultati eclatanti.
Ciò che invece mi ha stupito in questo avvio della stagione 6 è la profusione di mezzi ed investimenti: sono partiti con un’analisi sismica dell’area degli scavi per poi passare a nuove trivellazioni ed infine hanno iniziato a chiudere un pezzo di una piccola baia – Smith’s Cove – con una diga in ferro . Questa diga è composta da elementi in ferro pre-costruiti che vengono letteralmente “piantati” nella sabbia per una profondità di circa 8 metri (in modo da evitare infiltrazioni d’acqua) ed al termine la diga stessa sarà lunga più di 100 metri. Il tutto solo per poter prosciugare il fondo della baia e quindi scavare alla ricerca di nuove prove od indizi. In particolare quello che vorrebbero trovare sono i resti dei “famigerati” canali che convoglierebbero l’acqua dal mare al pozzo del tesoro, il Money’s Pit, allagandolo ogni volta che si cerca di scavare più in profondità.
![La diga di Smith's Cove](http://www.fabiodipaola.it/wp-content/uploads/2019/01/smith_cove-300x204.jpg)
La diga di Smith’s Cove
Durante una delle prima puntate è stato menzionato (di sfuggita) il fatto che solo la prospezione sismica e la relativa analisi dei dati è venuta a costare intorno al milione di dollari. Per non parlare di tutto il resto…
E’ ovvio che a questo punto mi sia sorta una curiosità: ma chi paga ? I fratelli Lagina da soli? Per quanto benestanti si tratta di investimenti cospicui senza nessuna certezza di un ritorno. Siamo onesti: quello che stanno facendo è una grossa scommessa e le possibilità che davvero trovino qualcosa le vedo misere.
Quindi resta History Channel: in questo caso l’investimento ha un ritorno più certo. A prescindere dal ritrovamento o meno di un tesoro History Channel ha già fatto introiti con 6 stagioni dello show che va in onda in parecchi paesi . Questo è senz’altro un modo per monetizzare l’investimento in tempi abbastanza rapidi.
E poi ? Può esserci qualcun’altro che partecipa alle spese restando dietro le quinte ?
Ormai la ricerca del tesoro è senz’altro diventata un’impresa industriale; fino a qualche anno fa i pochi che eseguivano scavi su Oak Island lo facevano in modo più “artigianale” , con mezzi e metodi limitati a causa della mancanza di fondi ed investitori . Ora la situazione è radicalmente diversa, pare quasi che non ci sia un limite al budget di Rick e Marty Lagina e quindi le ricerche proseguono con grande dispendio di mezzi.
Aggiornamento del 12 Aprile 2019 : ho trovato le risposte (forse non tutte) a queste domande . Se volete saperne di più leggete il mio articolo Oak Island: investimenti, fondi e spese.
Qui sotto potete vedere alcune foto scattate nel 2018 che documentano il traffico di mezzi pesanti impegnati a trasportare attrezzature pesanti su Oak Island.
Le immagini di questo post sono tratte dalla pagina Facebook “Oak Island From The Other Side of The Causeway“