Fabio Di Paola

Oak Island

23 Marzo 2018 TV 1

Credo di aver avuto circa 10 o 12 anni quando mi è capitato per le mani un libro di Mino Milani intitolato “In fondo al pozzo” . Non avevo mai sentito parlare di Oak Island (ovviamente) ma il romanzo era davvero ben fatto e mi aveva affascinato . All’epoca ero un lettore accanito del Corriere dei Piccoli e Mino Milani pubblicava regolarmente racconti a puntate su quella testata, credo di non essermene perso uno!

In fondo al pozzo, romanzo sull'isola di Oak

Per chi non sapesse cos’è e cosa rappresenta Oak Island faccio un brevissimo riassunto.

Oak Island è ovviamente un’isola che si trova sulla costa orientale del Canada. E’ divenuta famosa perchè nel 1795 (!) durante un’esplorazione dell’isola è stato ritrovato quello che sembrava e sembra un misterioso pozzo di origine non naturale e su cui sono fiorite leggende e supposizioni disparate . Sul contenuto del pozzo e cioè su quello che si trova In fondo al Pozzo sono state fatte le ipotesi più disparate , dal tesoro dei templari all’arca dell’alleanza o semplicemente ad un tesoro di pirati. Se volete saperne di più fate una rapida ricerca su Google e avrete più dettagli.

Negli anni l’isola e’ stata assaltata da cercatori del tesoro che l’hanno bucherellata senza trovare realmente nulla anche se qualcuno afferma che in realtà degli indizi siano stati trovati ma siano andati perduti col tempo.

Oak Island Memorial

Purtroppo a furia di scavare si sono anche verificate una serie di disgrazie e la caccia al tesoro ha causato una serie di morti.

Ma torniamo al romanzo di Mino Milani : ovviamente prendeva spunto dalla realtà e cioè dalla leggenda dell’isola per innestarvi una storia di fantasia che proponeva una soluzione fantastica al mistero dell’isola . Mi lessi la storia di un fiato ma poi , col tempo , me la sono dimenticata . Era una storia veramente ben scritta , il classico romanzo di avventura e mistero che forniva una sua spiegazione (romanzesca) del mistero di Oak Island in una narrazione piena di colpi di scena. Non vi racconto la spiegazione ed il finale, per chi vuole in fondo a questo post c’è il link per raggiungere una copia del romanzo così come era stato pubblicato dal Corriere dei Piccoli.

Negli anni qualche accenno ho ritrovato degli accenni all’isola, specialmente dopo l’avvento di internet dove, lo sappiamo, i misteri abbondano e così mi tornava in mente il romanzo di Mino Milani e scoprivo che con gli anni erano proseguiti gli scavi e le ricerche utilizzando mezzi sempre più moderni ma con il solito risultato: nulla.

Questo fino al boom di 3 o 4 anni fa quando History Channel ha iniziato a mandare in onda una serie chiamata “Oak Island ed il tesoro maledetto” dove si narra la cronaca della ricerca del tesoro ai giorni nostri: due fratelli, Rick e Marty Lagina, hanno acquistato gran parte dell’isola per lanciarsi in questa caccia al tesoro in collaborazione con History Channel che riprende tutte le ricerche ed i tentativi e ne ha realizzato appunto una serie .

Serie che ormai ha raggiunto la quinta stagione (è in onda giusto in questo periodo) e che ho preso a seguire dalla seconda stagione.

I frateli LaginaSiamo onesti : in alcuni momenti i fratelli Lagina ed i loro amici sembrano cadere verso il ridicolo per il loro (finto?) entusiasmo quando pare che abbiano fatto ritrovamenti di chissà quale importanza che poi regolarmente finiscono in nulla o quasi.
Aver ritrovato, ad esempio, una moneta vecchia di 200 anni è una scoperta interessante ma non credo che in alcun modo possa confermare l’esistenza di chissà quali tesori sepolti : semplicemente conferma il fatto che Oak Island fosse già frequentata ed abitata 200 anni orsono.

Non dimentichiamo il numero di cercatori del tesoro che si sono avvicendati sull’isola di Oak negli ultimi due secoli, scavando, perforando, cercando e vivendo sull’isola. Tutte queste persone hanno senz’altro lasciato tracce e resti di varie attività in giro per l’isola e quindi non c’è assolutamente da stupirsi se vengono ritrovati manufatti di vario tipo sepolti qua e la’.

Quindi, mentre sull’isola di Oak continuano a scavare (e a non trovare nulla) mi sono chiesto qual’è il motivo per cui io continuo a seguire questa storia: una risposta è senz’altro il fatto che il romanzo “In fondo al pozzo” mi abbia colpito quando ero ragazzino. Continuare a seguire questa storia mi riallaccia in qualche modo con un piccolo episodio della mia infanzia e mi ha risvegliato qualche ricordo.

Dall’altra parte resta il fascino della caccia al tesoro e del mistero, ben sapendo che, razionalmente, su Oak Island non c’è nulla da trovare e da scoprire : dopo 200 anni di scavi qualcosa avrebbe dovuto saltar fuori.

Ad ogni modo dopo avervi incuriosito (forse) con il romanzo di Mino Milani vi svelo anche dove potete leggerlo, nel caso vi fosse venuta la curiosità: ho scoperto un blog che sta ripubblicando vecchi numeri del Corriere dei Piccoli fra i quali ho ritrovato appunto le puntate del romanzo. Ecco qui il link .

 

One Response

  1. Alessandro ha detto:

    secondo me il tesoro c’era, è stato trovato diversi secoli fa e ora si perde solo tempo

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